Pistole

Quando citiamo il termine "Back Up" un giocatore di Soft penserà immediatamente a quella che potrebbe essere definita come "ultima possibilità di reazione" o, meglio, "opzione diemergenza" e cioè l'arma corta: la pistola.

Alcuni Softgunners smaliziati storceranno il naso e forse non del tutto a torto: come potrebbe, e il ragionamento torna, una trentina di pallini contro le centinaia sparati da un fucile d'assalto elettrico di ultima generazione o le migliaia di una mitragliatrice quale M-60 o la formidabile Minimi? Apparentemente poco ma, in fondo, anche i modelli a colpo singolo in semiauto elettrici o "Bolt Action" in dotazione agli Sniper non hanno una grandiosa cadenza di tiro. In entrambi gli esempi queste due tipologie differenti di armi sono destinate a scopi specifici e a loro modo estremi.

Nella metà degli anni '80, quando mi avvicinai al Soft Air, erano piuttosto rare le ASG a canna lunga e, al loro opposto, erano diffuse le pistole che già ai tempi venivano roposte con propulsione a gas invece che della comunissima "Spring" e cioè la candente carica manuale nonch` le prime esperienze "Blowback" e cioè 'imitazione dello "scarrellamento" a seguito dello sparo tipico delle armi da fuoco pur e quasi sempre obbligate ad utilizzare i fastidiosissimi "Booster" e cioè i contenitori del gas esterni.

Solamente in tempi ben più recenti l'evoluzione delle varie tipologie di propulsione elettrica soppiantarono, soprattutto nei fucili d'assalto, il sistema a gas a causa ell'eccessiva potenza generata sul proiettile e per la mancanza di stabilità dello stesso he risentiva dei mutamenti di temperatura e che a loro volta influenzavano il comportamento di emissione dello stesso e quindi del tiro, il che implicava di conseguenza il tiro esclusivamente in periodi temperati.

Nonostante tale evoluzione pochi furono i tentativi di realizzare pistole con micro motori lettrici i cui risultati, comunque, furono deludenti: motori, ingranaggi e batterie, seppur minuscoli, incrementavano dimensioni e peso inibendo la maneggevolezza e deturpando a forma originaria e il tutto con scarsi vantaggi dal punto di vista del miglioramento del tiro.

Al contrario, l'adozione del sistema "Hop Up" permise alle pistole a gas un netto passo in vanti sia in gittata che nella precisione facendo rinverdire l'interesse ormai sopito dei oftgunners verso semi automatiche e revolver nonchè la categoria delle mitragliette che in numerosi esemplari erano propulse a gas.

Va valutato quindi l'aspetto tattico oltre quello scenografico tipico dei collezionisti o degli ppassionati di "Action Military Games" statici.

Com'è ovvio, nel game del Soft Air si simulano situazioni tattiche in contesto bellico e la parte principale viene recitata dai fucili d'assalto elettrici che però hanno il limite dei colpi e delle batterie, entrambi non infiniti.

Ovviamente entrambi possono essere sostituiti ma emergono i fattori importanti del "tempo" e della "condizione" che spesso emergono quando meno lo si aspetta in un contesto "Combat".

Se siamo poi, peggio ancora, con un evidente problema alla nostra ASG non più in grado i sparare la situazione si fa ancora più drammatica, il che implica la fuga in aree meno problematiche oppure la resa.

Esiste però la possibilità di utilizzare, appunto, un'arma corta e cioè la pistola gas che permette almeno la possibilità di una difesa ravvicinata o persino un'inibizione dell'azione aggressiva di uno o più avversari.

Quel "Clak-Clak-Clak" dello scarrellamento delle semiauto Blowback più elaborate o gli attutiti rumori di quelle a carrello "fisso" durante la fase di fuoco rendono molto più udenti le azioni altrimenti energiche del nemico precedentemente in temeraria azione d'assalto.

Con l'adozione di gas idonei e i relativi BB's (pallini) tali pistole permettono tiri di ragguardevole precisione e di una certa potenza al punto da sconsigliare il fuoco, come nel caso dei fucili, a brevi distanze o al volto.

Posizionata al fianco o alla coscia, sotto l'ascella tramite apposita imbracatura oppure l'esterno del giubbetto tattico una semiauto o una pistola a tamburo non porteranno un eccessivo aumento di ingombro e peso ne di fastidio sempre che ci si mantenga sulle giuste dimensioni.

Quale pistola scegliere?
Il dilemma può essere risolto analizzando i pochi parametri necessari e cioè: peso, affidabilità meccanica, dimensioni e costo.

Il peso, soprattutto se si tratta di un modello "Blowback" che imita lo scarrellamento, deve essere discretamente elevato e ciò oltre a garantirne la robustezza generale permette di assorbire lo shock dell'azione favorendo un tiro maggiormente preciso.

La meccanica deve, in base al binomio marca-prezzo, garantire l'affidabilità sia all'interno che all'esterno dell'arma stessa senza dimenticare l'accuratezza della replica nelle sue parti fondamentali nonchè il tiro.

Le dimensioni non dovrebbero trarre in inganno in base alle nostre preferenze di carattere veramente estetico o personali: l'arma deve avere una canna lunga abbastanza per permettere una gittata e una precisione ottimale in abbinamento con un sistema Hop Up o similare ma soprattutto devono ben adattarsi alle dita e alla mano.

Il costo, tasto sempre dolente, attualmente non dovrebbe essere mai inferiore agli 80 Euro, il che permetterà con un investimento relativamente contenuto di entrare in possesso di una pistola con una marca di una certa rinomanza il che comporterà la garanzia delle caratteristiche ottimali di cui sopra.

Qualche consiglio?
A meno che non siate fanatici collezionisti lasciate perdere i "mostri" quali la leggendaria Desert Eagle, le eccelse produzioni per il tiro sportivo Soft Air di precisione (costosissime) o le pistole minuscole repliche delle Derringer dei tempi che furono.

Una buona Beretta 92 o una H&K, una P-99 o una Colt oppure una Smith & Wesson o magari una SOCOM fanno sempre la loro figura e l'affidabilità è quasi sempre la garanzia della loro efficienza.

- Versione revisionata e corretta. Testo originale Fabrizio Bucciarelli -

Tra quelle elencate la migliore è senza dubbio la Beretta. Dico bene?

PER ME SI IO HO QUELLA E SONO MOLTO AFFEZIONATO

Posso assicurare che la pistola mi ha salvato le chiappe in qualche occasione; soprattutto 2 domeniche fa, quando l'M60 è andata in vacanza nel momento esatto in cui il nemico (dopo 1 ora e 20 di deserto totale) ha deciso di sfondare la linea....se non avessi avuto la pistola non ne avrei inchiodati 3 per 5 minuti

Orion ha scritto:Posso assicurare che la pistola mi ha salvato le chiappe in qualche occasione; soprattutto 2 domeniche fa, quando l'M60 è andata in vacanza nel momento esatto in cui il nemico (dopo 1 ora e 20 di deserto totale) ha deciso di sfondare la linea....se non avessi avuto la pistola non ne avrei inchiodati 3 per 5 minuti

io , testimone

si la pistola è stata molto utile anche a me. all'isola per esempio mi sono fatto i miei bei kill con la sig quando lo scar mi ha lasciato.
Glock18C e Beretta 93R sono la scelta migliore secondo me.
tra le compatte la mia Sig P226 si comporta benissimo.

E una Desert Eagle o una P38?

la prima è sicuramente troppo ingombrante e pesante. io ne ho avute 2 una cromata e una nera, ma inutile in game. La seconda da softair non l'ho neanche mai vista.

la p38 è oscena da guardare e non credo sia molto diffusa come produzione

la desert è enorme, pesantissima e costosissima, secondo em non ne vale la pena